La casa-studio dell’artista pistoiese Fernando Melani (1907-1985) può essere considerata testo di eccellenza per lo studio dell’arte contemporanea, e pertanto anche un naturale compendio alla visita di Palazzo Fabroni, oltre che elemento importante e singolare dell’intero insieme dei musei di Pistoia.
Acquistata dal Comune di Pistoia nel 1987 insieme alle oltre 2800 opere in essa contenute (‘esperienze’ le chiamava lo stesso Melani) e successivamente restaurata nel pieno rispetto dell’edificio e dei suoi contenuti, costituisce un esempio unico di spazio dove in perfetta unità si riflettono l’intera esperienza artistica dell’autore e il suo itinerario di ricerca attraverso i principali movimenti dell’arte della seconda metà del Novecento, dall’Arte Povera, all’Arte Concettuale e alla Minimal Art.
Nei diversi ambienti una gran quantità di opere occupano i soffitti, le pareti, i pavimenti, secondo la disposizione che Melani stesso gli aveva dato fin dalla loro realizzazione. Nel 2005 la collezione civica si è arricchita a seguito del lascito testamentario di Donatella Giuntoli, costituito da 148 opere di Melani, in parte donatele dall’amico artista, di cui è stata conoscitrice profonda, in parte da lei stessa acquistate.
La visita fra cumuli di materiali sedimentati, sperimentazioni sui metalli, lamiere e fili di ferro che pendono dai travicelli del soffitto, è un percorso intenso e ricco di suggestione lungo le tracce del pensiero di questo straordinario protagonista dell’arte del Novecento italiano.
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Per maggiori informazioni sul fondo archivistico della casa-studio si veda qui
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