IL MUSEO DEL NOVECENTO E DEL CONTEMPORANEO DI PALAZZO FABRONI E IL MUSEO DELLO SPEDALE DEL CEPPO ENTRANO NEL SISTEMA MUSEALE NAZIONALE

Musei Civici di Pistoia

Eventi

07/07/2022

Con decreto regionale del 21 aprile 2022, il Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni e il Museo dello Spedale del Ceppo sono stati riconosciuti come musei di rilevanza regionale per l’annualità 2021. Le due sedi della rete dei Musei Civici di Pistoia hanno ottenuto, di conseguenza, l’accreditamento al Sistema Museale Nazionale, il sistema tra i luoghi di cultura più importanti d’Italia.
I riconoscimenti ambìti e importantissimi ottenuti dalle due istituzioni museali pistoiesi, che si aggiungono a quello in possesso dal Museo Civico d’arte antica fin dall’aprile del 2012, certificano la qualità e l’organicità dell’impegnativo lavoro svolto sull’ampliamento e lo sviluppo (anche strutturale) delle istituzioni museali comunali. Si ricordano, per Palazzo Fabroni, la progressiva destinazione museale del monumentale edificio settecentesco di via Sant’Andrea fino al recupero (2019) di sei nuove sale del pianoterra destinate all’accoglienza del pubblico e a funzione museale, e alla completa riconfigurazione (2021) dello spazio esterno come un ‘giardino d’autore’ contemporaneo, che lo hanno definitivamente consacrato come il vero e proprio Museo del Novecento e del Contemporaneo di Pistoia, di cui la Casa-Studio Fernando Melani rappresenta un ideale completamento; quanto al Museo dello Spedale del Ceppo, inaugurato e aperto al pubblico nel dicembre 2017, a conclusione dell’anno di “Pistoia Capitale Italiana della Cultura”, la gestione del museo, di proprietà dell’Azienda Unità Sanitaria Locale Toscana Centro, affidata al Comune di Pistoia ai sensi dell’Accordo di Programma per la rigenerazione urbana dell’area del Ceppo.
L’accreditamento è riconosciuto se i musei dimostrano di rispondere a precisi standard museali (Livelli Uniformi di Qualità) e di perseguire obiettivi di miglioramento, articolati in tre ambiti: organizzazione, collezioni, comunicazione e rapporti con il territorio. Tra i tanti requisiti che un museo deve possedere per poter essere riconosciuto di rilevanza regionale e dunque aderire al Sistema Museale Nazionale vi sono la capacità di garantire un orario minimo di apertura, la programmazione di attività espositive e di ricerca, la cura e la catalogazione delle collezioni, la promozione di progetti educativi e didattici, la realizzazione di pubblicazioni e di eventi culturali, oltre alla presenza di figure professionali specializzate (direttore, conservatore/curatore delle collezioni ecc.) e a un’adeguata comunicazione delle proprie attività.
Aderendo al Sistema Museale Nazionale, altri due musei comunali nella proprietà e/o nella gestione entrano così a far parte del progetto coordinato dalla Direzione Generale Musei che mira alla messa in rete dei quasi 5.000 musei e luoghi della cultura italiani al fine di migliorare la fruizione, l’accessibilità e la gestione sostenibile del patrimonio culturale, coinvolgendo insieme ai musei e i luoghi della cultura dello Stato anche le strutture di proprietà regionale, comunale, i musei diocesani, quelli privati, universitari o militari.

Vedi qui le informazioni sull’accreditamento regionale
Vedi qui un approfondimento sul Sistema Museale Nazionale

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