GIOVANNI TERMINI | DA QUALE PULPITO

Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni

Mostre

02/10/2021

Da domenica 3 ottobre il Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni ospita la personale di Giovanni Termini dal titolo “da quale pulpito”, curata da Marco Bazzini.
Si tratta di una mostra ideata e creata a misura del luogo specifico, in una relazione stretta, determinante ed organica con il contesto architettonico e storico dell’edificio, in un equilibrio compositivo pensato non solo per le sale del secondo piano del museo, destinate dal 2011 alle esposizione temporanee, ma anche in dialogo con le opere dei grandi Maestri degli ultimi cinquant’anni nella collezione permanente al primo piano e con l’antistante pieve romanica di Sant’Andrea, che conserva il pulpito di Giovanni Pisano. Inoltre, dopo le mostre che nel corso del 2021 hanno fatto il punto sull’attività artistica di Andrea Mastrovito e Marinella Senatore, la personale di Giovanni Termini si inserisce a pieno titolo nell’ambito della programmazione espositiva di Palazzo Fabroni, incentrata quest’anno su alcuni dei maggiori artisti della generazione affacciatasi sulla scena nazionale all’inizio del nuovo millennio.
Giovanni Termini, siciliano di nascita ma pesarese d’adozione, è uno scultore e da vent’anni assembla materiali diversi, per lo più raccolti nel campo dell’edilizia, con i quali realizza opere complesse che vivono e modificano gli ambienti in cui espone. Ciò a cui Termini dà origine sono veri e propri “cantieri”, un tema che da sempre nasconde un grande valore simbolico nel suo carattere ambivalente di costruzione e distruzione, di spazio di pensiero e di lavoro. Del cantiere Termini ha fatto il centro della sua poetica che lo ha portato a sviluppare un percorso del tutto personale nel panorama delle ricerche contemporanee. La mostra si propone di porlo all’attenzione del pubblico ricostruendo, nelle sale dei due piani del palazzo, un filo rosso tra opere degli anni passati e altre realizzate appositamente per gli spazi della sede espositiva. Il prezioso volume, edito in occasione della mostra da Gli Ori di Pistoia, si configura come un’ampia e ricca monografia dedicata all’artista, che documenta i lavori e le esposizioni degli ultimi quindici anni della sua attività.
La rassegna, promossa e realizzata dall’Associazione Culturale Utopias! con il sostegno e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale e il contributo di Chianti Banca, si inaugura alle ore 18.00 di sabato 2 ottobre e rimane aperta al pubblico fino a domenica 28 novembre, secondo i seguenti orari di apertura del museo: dal martedì al venerdì ore 10.00 / 14.00; sabato, domenica e lunedì 1° novembre (Ognissanti) ore 10.00 / 18.00; chiuso il lunedì.

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