ECCO SAN JACOPO PATRONO DI PISTOIA

Un percorso alla scoperta dell'immagine del santo nelle opere del Museo Civico d'arte antica

Eventi

25/07/2021

In occasione della festa di San Jacopo del 25 luglio, è a disposizione dei visitatori del Museo Civico d’arte antica un percorso che li guida alla scoperta delle opere d’arte che raffigurano san Jacopo o sono legate al suo culto. Le opere legate al tema jacopeo, esposte nell’atrio del Palazzo Comunale e nelle sale del Museo, sono opportunamente segnalate con nuove didascalie, con il logo dell’Anno Iacobeo 2021/2022, mentre un depliant illustrativo si configura come un agile vademecum durante il percorso di visita.
Sono ben 16 – tra dipinti eseguiti su vari supporti, sculture, oreficerie e oggetti di arti minori di diversa datazione e provenienza – le opere del Museo Civico di Pistoia che ci offrono una panoramica sull’iconografia di san Jacopo nei secoli e grazie alle quali è dunque possibile conoscere immagini e storie, capire come l’arte pistoiese ha rappresentato nel tempo la figura del santo, approfondire i suoi legami secolari con la città e con la tradizione del pellegrinaggio.
Con il percorso “Ecco San Jacopo patrono di Pistoia” i Musei Civici di Pistoia partecipano al programma di manifestazioni e iniziative dell’Anno Santo Iacobeo, al quale concorrono anche con il restauro – attualmente in corso – di altre due importanti testimonianze del culto jacopeo a Pistoia: due dipinti su tavola sagomati, di proprietà dell’Amministrazione Comunale, eseguiti da autore ignoto nel XVII secolo e raffiguranti lo stesso San Jacopo e Sant’Atto, che faranno ritorno a Palazzo di Giano nel prossimo autunno, al termine del restauro.
L’intero progetto è realizzato con il determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

Scarica il depliant

Giacomo (Jacopo o Iacopo), figlio di Zebedeo e Salome, fu, insieme al fratello Giovanni, uno dei dodici apostoli; comunemente detto il Maggiore per distinguerlo da Giacomo di Alfeo, detto il Minore. Pescatore, si trovava sulla riva del mare di Galilea quando rispose alla chiamata di Gesù. Dal carattere irruento e impetuoso, dopo la Pentecoste predicò il Vangelo in Giudea e Samaria per poi spostarsi fino in Spagna. Una volta ritornato in Gerusalemme, nel 42 d.c., fu il primo apostolo a subire il martirio della spada, per volere di Erode Agrippa.
Il suo corpo, traslato in Spagna, sarà ritrovato molti secoli dopo in una remota località della Galizia, grazie alla miracolosa indicazione di una stella. Da quel momento, il posto, chiamato Campus Stellae, divenne luogo di pellegrinaggio di numerosi fedeli, giunti da ogni parte del mondo, con il nome di Santiago de Compostella (in ricordo di San Giacomo, Jago in spagnolo).
Nel 1144 Atto, Vescovo di Pistoia, grazie all’intercessione di Ranieri, un ecclesiastico pistoiese trasferitosi nella città galiziana, ottenne una parte del corpo di Giacomo, che trovò solenne collocazione in un altare, appositamente predisposto e consacrato, più tardi inserito a sua volta entro una cappella dedicata al santo, nella Cattedrale di San Zeno.
Pistoia scelse San Jacopo come patrono e protettore della città e la sua festa ricorre il 25 luglio, giorno della celebrazione liturgica.
Nell’iconografia artistica è comunemente rappresentato con gli attributi tipici del pellegrino, quali il bastone, la zucca, il largo cappello, la bisaccia e la conchiglia (con precisione una capesanta, la valva simbolo del pellegrinaggio a Compostella che, secondo la tradizione, veniva raccolta sulla spiaggia di Finisterre).

 

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